Vietare i voli su alcune tratte coperte dai treni veloci: l'idea green della Francia
Un gruppo di 15 deputati dell’Assemblea nazionale francese ha presentato una proposta di legge per vietare i voli sulle tratte servite dal treno ad alta velocità in cui la differenza di durata del tragitto sia inferiore a due ore e mezzo.
“Ha rivoluzionato il mondo dei trasporti, è economico, veloce, sicuro, inquina molto. È l’aereo. Ha rivoluzionato il mondo dei trasporti, è veloce, sicuro, inquina poco. È il treno ad alta velocità”. Questo il principio alla base della proposta: viaggiare in treno non solo conviene a livello di tempo, ma soprattutto inquina di meno.
L’obiettivo, secondo i promotori del progetto, è di rendere il trasporto aereo per muoversi in Francia un mezzo eccezionale e non la norma, come si verifica oggi su alcune tratte. La proposta, infatti, non vuole vietare tutti i voli interni, ma solo quelli che, avendo a supporto una linea ferroviaria, non consentono un risparmio di tempo superiore a due ore e mezza.
L’esempio citato dalla proposta è la tratta Parigi - Marsiglia: un’ora e venti in aereo e poco più di tre ore in treno, con una notevole differenza a livello di emissioni. “Secondo l’eco calcolatore della Direzione dell’aviazione civile, un treno andata-ritorno Parigi-Marsiglia in aereo emette 195 kg di CO² per passeggero. Lo stesso tragitto effettuato in TGV ne emette 4,14, quasi 50 volte in meno”, scrive un promotore. Considerando anche il tempo impiegato per raggiungere gli aeroporti (circa un’ora dalle rispettive città) e per le operazioni prima e dopo la partenza (controlli della sicurezza, check in e ritiro bagagli), appare chiaro che le tempistiche di viaggio dei due mezzi sono molto simili.
Talvolta è lo stesso mercato che, in presenza di offerte adeguate, predilige un mezzo di trasporto a discapito di un altro. È il caso della tratta Roma – Milano dove il mercato ha di fatto tagliato fuori l’aereo, anche in presenza di compagnie low cost come Ryanair e EasyJet che hanno dovuto lasciare il campo a favore di Trenitalia e Italo.